Michele Armano scrive su di noi per “Il Denaro”, inserto de “Il sole 24 ore”:
Milagros, Ambasciata spagnola del cibo.
Greci, Romani, Eruli, Ostrogoti, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Austriaci, Francesi, Borboni. Delle dominazioni a cui siamo stati sottoposti, dal punto di vista gastronomico quella spagnola ci ha lasciato di più in eredità insieme a quella francese, una linea di demarcazione tra la cucina popolare e quella aristocratica (Liber de Coquina, il più antico ricettario, del ‘300 ne è una testimonianza). Legumi, cereali, verdure, la popolarissima pasta e fagioli sono la cucina di terra di provenienza iberica; ragout, gateau, timballi e sartù: cucina con preparazioni elaborate dalla terra francese. Durante il Regno dei Borboni nacque la minestra maritata, divenuto uno dei piatti simbolo del cibo partenopeo. Questa minestra, di derivazione spagnola, consisteva in un brodo fatto con diverse qualità di carni e salumi, in cui erano lasciate insaporire tutte le verdure degli orti vesuviani.
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